Mauerpark
Hohen Neuendorf
Dove il viandante gusta una bevanda lievitata in un vivace parco, valica antichi e funesti confini, passeggia tra sontuose residenze di potenti signori, ascolta storie tristi e liete di un tempo che fu e infine in un luogo ameno ritrova pace e serenità
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Questo parco cittadino è uno dei posti preferiti dai berlinesi per ammirare il tramonto seduti su un prato, per grigliare da mattina a sera nei giorni festivi, oppure semplicemente per praticare un po’ di attività all’aria aperta. Fino al 1989 il muro di Berlino correva proprio al suo interno.
Non passa inosservato lo stadio Friedrich-Ludwig-Jahn dove oggi si allenano i giocatori di calcio dell’Altglienicke (che gioca in quarta divisione) e del Berlin Thunders di football americano, una delle formazioni più competitive in Europa. Durante gli anni della DDR l'edificio era lo stadio di casa della Dynamo Berlin, la squadra più vicina al governo socialista ed alla Stasi, la famigerata polizia segreta. Questo ha fatto sì che per anni si sia indagato, senza mai trovare prove concrete, sulla possibilità che durante gli anni '70 e '80 la squadra sia stata aiutata dagli arbitri per facilitare le vittorie e portare onori e gloria al governo. La compagine berlinese ha vinto dieci titoli in quei due decenni, nove dei quali nel periodo in cui il Friedrich-Ludwig-Jahn Stadion era il loro campo.
Prima della caduta del muro, all'interno del parco si trovava l’area dello storico scalo merci di Nordbahnhof, risalente all'epoca prussiana. Questo scalo fu dismesso a seguito dell’erezione del muro e trasformato in un’area di magazzini. Si trovava a cavallo tra Berlino Est ed Ovest, ed era uno snodo chiave per lo scambio di merci tra Germania Est e Germania Ovest.
Dopo la caduta del muro nel 1989, l'area adibita a scopi commerciali è stata trasformata in quello che oggi è uno dei parchi preferiti dai berlinesi. La parte centrale contiene l’area dove è permesso grigliare. La parte nord invece, meno ampia e che ricalca l’antico tracciato della ferrovia prussiana, contiene una fattoria didattica - i cui giganteschi conigli sono adorati dai bambini del quartiere - ed una parete da arrampicata aperta a tutti e gestita dal club alpinistico tedesco. All’estremità nord del parco si trova il famoso Schwedter Steg, una lunga passerella di metallo che spesso all’ora del tramonto si riempie di musicisti di strada e di giovani che decidono di godersi le ultime luci della giornata ascoltando buona musica e bevendo una birra in compagnia.
La parte sud ospita ogni domenica un grazioso mercatino dell’usato e dell’artigianato locale, molto affollato nelle belle giornate da persone in cerca di un affare o che semplicemente vogliono godersi la sua selezione di cibo di strada. Nell’anfiteatro sul fianco dello stadio ogni domenica pomeriggio hanno luogo diversi spettacoli gratuiti, con artisti circensi, cantanti ed il famosissimo karaoke del Mauerpark.
Spesso si è portati a pensare che a Berlino i due blocchi - confinanti ma contrapposti - non avessero rapporti commerciali, invece entrambi traevano consistenti vantaggi nel mantenere alcuni scambi sempre attivi. La Germania Ovest aveva nella città di Berlino un enorme problema di carenza di spazio: era una soluzione vantaggiosa smaltire ad Est l'immondizia ed in generale portare avanti scambi di merci ad alto volume e basso valore economico. La Germania Est è invece stata per tutta la sua storia affamata di stabili valute occidentali, quindi non perdeva occasione per vendere nell’Ovest i suoi prodotti tecnologici, di elevata qualità e basso costo per le tasche dei cittadini della repubblica federale.
Molti di questi scambi commerciali partivano dal polo logistico di Nordbahnhof, nel cuore della città. L’area, che include anche alcuni tratti della vecchia ferrovia Prussiana, è tutt’altro che pianeggiante e questo ha sempre creato grattacapi alle guardie di frontiera dell’Est. Per ovviare al problema nel 1988 - un anno prima della caduta del muro - si concluse un altro interessante scambio economico tra le due Germanie: la DDR acquistò tutta la parte di terreno contenente i binari per assicurarsi che le parti sopraelevate potessero essere utilizzate dalle sue guardie per meglio avvistare eventuali fuggiaschi.
In corrispondenza del passaggio del confine presso Bornholmer Strasse fu creato fin dal 1961 uno dei sette valichi stradali attraverso i quali i cittadini - previo controllo dei documenti ed attenta perquisizione dei veicoli - potevano spostarsi tra Est ed Ovest. Data la sua posizione in prossimità di zone densamente popolate - come Prenzlauer Berg e Pankow nell’Est e Wedding e Gesundbrunnen nell’Ovest - questo varco di frontiera era uno dei più famosi e frequentati.
Per accontentare i nostri alleati è stata presa la decisione di aprire i posti di blocco. Se sono stato informato correttamente, quest'ordine diventa efficace immediatamente.
Günter Schabowski, Ministro della Propaganda DDR
9 novembre 1989
Quando il 9 novembre 1989 alle ore 19 fu annunciato che, con effetto immediato, i cittadini della Repubblica Democratica sarebbero potuti andare liberamente a Berlino Ovest, si radunò subito una enorme folla presso entrambi i lati di questo valico stradale. Le guardie di frontiera cercarono di mantenere la situazione sotto controllo, ma in mancanza di istruzioni decise ed a seguito di quanto dichiarato in televisione poco prima, di fatto permisero ai cittadini di transitare liberamente. Per tutta la notte cittadini della DDR e della BRD si sono mossi liberamente tra i due paesi, in un momento di euforia collettiva. Questo di fatto è stato il luogo esatto ed il momento preciso in cui il muro di Berlino è caduto.
A ricordo di questo momento storico oggi l’ex valico di Bornholmer Strasse presenta una parte del muro originale lasciata a disposizione degli street artist ed un viale di ciliegi dove una volta passava il confine. Questo viale, in fiore nella fine del mese di aprile, rappresenta una meta ambita da berlinesi e turisti, ansiosi di farsi coloratissime foto sulle vestigia di un monumento storico tanto famoso.
Nel 2014 uscì un film controverso, dal titolo Bornholmer Strasse, che raccontava come una tragicommedia gli eventi di quella importantissima notte, toccando molti dei tasti che tennero l’opinione pubblica con il fiato sospeso. Si narra della reale possibilità che le mitragliatrici dell’Est avrebbero potuto sparare, facendo una strage. Di come nella sede del SED, il partito di governo della DDR, si fosse completamente perso il controllo di ciò che stava accadendo. Si parla del conflitto delle guardie che dovevano eseguire ordini cui nemmeno loro credevano, oppure scegliere il buonsenso tradendo il loro paese. E si affronta il tema della “Ostalgia”, la nostalgia che molti cittadini hanno per la Repubblica Democratica Tedesca, e di come questa sia basata sia su elementi di verità ma anche su ricordi falsi distorti dal tempo.
La parola Ostalgie (a volte liberamente tradotta in italiano come "Ostalgia") è la fusione delle parole Ost e Nostalgie, rispettivamente est e nostalgia. Fu utilizzata per la prima volta sulla TV tedesca nel 1992 e da allora è un termine di uso comune per definire una serie di comportamenti che hanno come denominatore comune una passione nostalgica per la DDR.
La parte più complessa e controversa dell’Ostalgie è la conseguenza politica: si parla dei moltissimi cittadini dell’ex DDR che tuttora rimpiangono il passato regime, dato che quando la Germania si riunì - nel 1990 - di fatto queste persone si trovarono a vivere in un paese unito che era organizzato ad immagine e somiglianza della Repubblica Federale Tedesca. In sintesi, uno stato capitalista. Emerge da un'autorevole indagine condotta nel 2009 dal giornale der Spiegel che il 57% dei cittadini delle regioni ex socialiste dichiarò il desiderio di tornare alla DDR. Di fatto, il sentimento comune era che la libertà che i tedeschi dell'Est avevano conquistato sulla carta era comunque preclusa ai più, a causa delle svantaggiate condizioni economiche della Germania orientale.
Alla caduta del muro - ovvero da un giorno all’altro - la disoccupazione nelle regioni dell’Est cominciò a crescere, praticamente da zero fino ad una percentuale media del 20%. Chi pagò il prezzo maggiore di questa svolta furono soprattutto le donne: nei due anni successivi alla riunificazione il 70% perse il lavoro, spesso ruoli di responsabilità. Inoltre, nella DDR era pratica comune che nelle industrie di stato le donne percepissero stipendi uguali agli uomini ed avessero accesso ai medesimi ruoli: lo stesso non si poté dire per i sistemi capitalistici.
Un altro importante filone dell’Ostalgie è quello che riguarda la fascinazione per i beni e l’estetica della DDR. Un esempio notissimo è Ost-Ampelmännchen, letteralmente l’omino del semaforo dell’Est. Tutti i semafori pedonali in Germania Est presentavano un omino stilizzato molto particolare, con un’aria sbarazzina ed un cappello a tesa larga. La leggenda vuole fosse ispirato ad Erich Honecker, il capo di stato DDR, ed alla sua passione per i cappelli di paglia. Quando la Germania si riunì, in moltissime città tedesche inclusa Berlino ci furono accese proteste per mantenere questo omino verde e luminoso al suo posto, anziché sostituirlo con le più moderne versioni occidentali. Ancora oggi, l'omino del semaforo è uno dei simboli maggiormente utilizzati, stampato o cucito in varie fogge sui gadget per turisti.
Analogamente le Trabant, macchine simbolo della Germania Est, oggi sono ricercatissime dai nostalgici: non è raro vedere colonne di queste piccole e solide vetture - in perfette condizioni - che si dirigono ad un raduno per appassionati. E Sandmännchen (letteralmente "Sabbiolino") è un personaggio ancora utilizzato per giocattoli, souvenir e materiale scolastico destinato ai più piccoli.
Negli ultimi anni, spesso e volentieri il fenomeno si è trasformato in uno scherzoso battibecco condito da un'abbondante ironia: i nostalgici dell’est che decantano i presunti pregi dei Plattenbau - i palazzi prefabbricati di Berlino Est - ed i dettatori della DDR che ricordano come ai tempi del socialismo non ci fossero le fragole, oggi una delle colture principali nella regione.
Un film che sicuramente ha fatto conoscere la vita nella DDR al resto del mondo è stato “Good Bye, Lenin!” del 2003.
La trama: una fanatica funzionaria della DDR entra in coma poco prima della caduta del muro. Al suo risveglio, per non causarle troppo stress, la famiglia guidata dal figlio decide di fingere che la caduta del muro e la riunificazione non siano mai esistite e che la DDR sia più forte che mai. Per farlo devono ingegnarsi nel cercare i prodotti preferiti e ormai fuori produzione: una menzione speciale va agli Spreewald Gurke, gli iconici cetrioli sott’aceto della foresta dello Spreewald. Lo spettatore segue questa ricerca passo per passo e riesce ad immergersi nella vita quotidiana della Germania Est: il design sovietico dei mobili, il sapore dei cibi dimenticati, l'atmosfera rétro dei programmi TV.
Il film termina con il ricongiungimento della famiglia allargata, un tempo divisa dal muro, e con i vari protagonisti che con fatica si adattano alla nuova vita moderna. Molti vedono nel film una metafora di come sia stato improvviso e difficile per i cittadini DDR il cambiamento: il figlio della protagonista è ben consapevole dell’importanza di non considerare le novità come qualcosa di positivo in senso assoluto. Un film delicato e agrodolce, proprio come i leggendari Spreewald Gurke.
Non distante dal Mauerpark e ospitato in un edificio storico di fine '800 - la Kulturbrauerei in Schönhauser Allee al numero 36 - si trova il museo Alltag in der DDR, letteralmente “la quotidianità nella DDR”. Qui è esposta un'impressionante quantità di materiale originale risalente ai tempi della Repubblica Democratica Tedesca, con ricchissimi pannelli informativi e la possibilità di usufruire di una dettagliata audioguida sul telefono - nel caso, è raccomandato l'utilizzo delle cuffie.
Il visitatore può attraversare diversi ambienti fedelmente ricostruiti nei minimi dettagli: dall’ufficio del burocrate che deve approvare ambiziosi piani di produzione allo spogliatoio degli operai, dove gli oggetti quotidiani rivelano passioni sportive e frustrazione per le condizioni di lavoro. L'esperienza non trascura le zone legate alla vita familiare: un bar, un supermercato, l’interno di una cucina, fino alla visita di un appartamento nel Plattenbau, il tipico palazzone prefabbricato di matrice sovietica. Non ultimo, anche quello che succedeva nel tempo libero della Germania Est trova la sua rappresentazione in prima persona: le vacanze nei campeggi naturisti, l'amore per gli orti cittadini, i lunghi viaggi con la celebre Trabant.
Si raccomanda questa visita a chiunque sia interessato non solo alla storia come insieme di grandi eventi politici, ma anche come ad una evoluzione ed un intreccio di abitudini domestiche, di stili estetici e di intime storie personali.
Presso Bornholmer Straße il percorso è condiviso dal Mauerweg e dalla Ciclovia Berlino-Usedom, una via ciclabile che uscendo dalla città attraversa i boschi del Brandeburgo e del Meclemburgo - nella Pomerania Anteriore - fino a raggiungere le rive del Mar Baltico presso Usedom: un percorso di 337 km molto popolare tra i cicloturisti berlinesi.
La località di Pankow (pronunciato senza la w finale, “panco”) è nota a molti dato che per lunghi anni fu considerata dalla stampa occidentale “la capitale della DDR”. Questa considerazione, probabilmente nata per il nome esotico e simile alle lingue slave della località, era radicata anche in Italia, tanto da ispirare alcuni versi di una omonima canzone dei CCCP, “live in Pankow [...] Hauptstadt der DDR”.
È una considerazione comunque errata: prima di tutto Pankow non era più - come in passato - una cittadina dei dintorni berlinesi bensì un quartiere della città, sia amministrativamente che geograficamente inglobato nella stessa. In secondo luogo, è vero che il governo della DDR ha avuto sede nel sontuoso Schloss Schönhausen di Pankow, ma solo per alcuni anni, fino al 1960, per poi tornare a stabilirsi nel centro di Berlino.
L’essere stato sede del governo ha permesso di conservare l’enorme quantità di dimore storiche della zona, e addirittura restaurarle durante gli anni del regime comunista. Il governo aveva sede nel celebre Schloss Schönhausen, castello dimora di governanti sin dai tempi del grande elettore Federico I. L’adiacente Majakowskiring, un meraviglioso anello di dimore d’epoca e moderne immerso nel verde, divenne la sede di molte ambasciate e ospitò la casa di molte figure di spicco del governo. La vicina Schönholzer Heide, un enorme parco con annessa foresteria, era sin dal 1700 riserva di caccia imperiale.
Il Bürgerpark, parco cittadino di Pankow, è attraversato dal fiume Panke che dà il nome al quartiere e al suo interno si incontrano il Maurweg e il Pankeweg, un percorso ciclopedonale di circa 40 km che segue il fiume Panke dalla sua sorgente presso Bernau bei Berlin fino alla sua foce dentro al canale Berlino-Spandau, nel quartiere di Wedding. Il parco presenta una ricca varietà di specie arboree, con alcuni esemplari risalenti addirittura al XIX secolo, ed ha al suo interno un roseto storico meta delle passeggiate domenicali dei berlinesi.
Immerso in un ampio parco attraversato dal fiume Panke si trova il maniero di Schönhausen. Si tratta di un castello in stile barocco olandese fatto costruire nel 1664 dalla contessa Sofia Teodora di Brandeburgo. Passò di mano alcune volte nei decenni successivi fino a divenire proprietà del grande elettore Federico I che - incoronato re di Prussia nel 1700 - convertì il palazzo in residenza reale. Mantenne questo stato per tutto il secolo, andando anche incontro a forti danneggiamenti da parte delle truppe russe durante la Guerra dei Sette Anni.
Durante il periodo nazista il palazzo fu convertito nel principale centro d’arte del Reich: qui venivano conservate molte opere della cosiddetta arte degenerata, ovvero non allineata con la visione del regime. Dal 1949 al 1960 fu sede del governo della neonata Repubblica Democratica Tedesca, rivivendo dopo due secoli un ruolo chiave nella vita politica tedesca. Nel 1960, quando Berlino si apprestava a diventare una città fisicamente divisa dal muro, la sede del governo fu spostata in un quartiere più centrale, Mitte.
Nel 1989/90 il maniero ospitò la lunga trattativa per la riunificazione tedesca, la cosiddetta “Tavola Rotonda” in cui venne ratificato il Trattato sullo stato finale della Germania. Anche chiamato "contratto 2+4", il documento - che vedeva coinvolte le due Germanie da una parte e le Quattro Potenze alleate dall'altra - suggellò la definitiva riunificazione del paese.
Nell’ampio giardino all’inglese si trova una collinetta: la leggenda vuole che sia la tomba del cavallo prediletto di Federico II, Condè. Questa leggenda è probabilmente falsa: il cavallo raggiunse la ragguardevole età di 38 anni, sopravvivendo al suo padrone, ed i suoi resti sono conservati all'Università di Berlino.
Dal 2009 il castello è di nuovo aperto al pubblico, ed è possibile visitare saloni del XVIII secolo e le stanze del consiglio della DDR, insieme ad opere d’arte del periodo prussiano.
Poche decine di metri oltre l’ingresso principale dello Schloss Schönhausen è situato un viale di forma ovale, lungo poco più di un chilometro. Questo viale, fin dagli anni venti del XX secolo, ospitava un numero di dimore di lusso: case di industriali, architetti e politici. Con l’occupazione sovietica, queste ville furono espropriate e l’intera zona rinominata Majakovskij Ring.
Vista la contiguità alle sedi del potere, quasi tutti gli alti funzionari della DDR e gli ambasciatori di altri paesi socialisti vi si stabilirono. Per rendere il quartiere una cittadella ancora più esclusiva fu eretto un muro e questo instillò nella popolazione l'idea che il governo - isolato in una zona di campagna e senza nessun contatto con il popolo - avesse perso il contatto con la realtà quotidiana.
Nel 1960, sull’onda delle rivolte anti-sovietiche in Ungheria e visto il crescere della tensione con gli americani, sovietici e DDR insieme presero alcune decisioni al fine di evitare pericoli per i dignitari. La sede del governo fu trasferita in centro - nel distretto di Mitte - e le abitazioni furono spostate ancor più lontano, nel bosco di Wandlitz: da qui, in caso di insurrezione armata, sarebbe stato più semplice e rapido evacuare i membri del governo nella vicina Polonia.
Oggi il muro che isolava il quartiere è stato abbattuto ma il ring si presenta molto simile a quel periodo. La maggior parte delle 73 case è ancora presente e tuttora il quartiere colpisce per bellezza, pace e sfarzo. Le poche nuove costruzioni sono case lussuose che rappresentano la moderna architettura berlinese: sorgono al numero 28/30 e sostituiscono la villa dove risiedeva Walter Ulbricht. Questa villa fu distrutta durante l’informale processo di damnatio memoriae cui il primo capo di stato DDR fu sottoposto: inizialmente dai suoi stessi alleati, che nel 1971 lo fecero uscire dai riflettori a causa dei suoi fallimenti dal punto di vista della pianificazione economica, e successivamente dalla Germania unita, dato il suo ruolo di primo piano nel convincere i riluttanti sovietici riguardo all’utilità del muro di Berlino.
Qui si incrocia il Pankeweg, percorso ciclopedonale di circa 40 km che segue il fiume Panke dalla sua sorgente - presso Bernau bei Berlin - fino alla sua foce nel canale Berlino-Spandau, nel quartiere di Wedding.
In questa zona è il verde a farla da padrone: prati, betulle, campi coltivati, tutto quello che circonda il viaggiatore ha come comune denominatore il contatto con la natura. Per questo motivo questi luoghi sono stati nominati biosfera protetta dall’amministrazione locale: le ampie zone agricole, la ricchezza di acque, i freschi boschi lo rendono un posto ideale per una scampagnata nella bella stagione.
Questo idillio viene interrotto dove il Mauerweg incrocia Bahnhofstrasse: qui un pannello illustrativo ci ricorda come le regioni circostanti la città di Berlino siano state utilizzate per tutto il periodo nazista per la creazione di campi di concentramento. Nello specifico, qui a Lübars si trovava un campo che ospitava i prigionieri sovietici non più in grado di essere sfruttati nei campi di lavoro per problemi di salute. In questi dintorni, tra infime condizioni igieniche e di vita, sono morte nel periodo 1941-45 circa 700 persone.
Proprio accanto a questo luogo troviamo un altro memoriale che ci riporta ai tempi più felici della caduta del muro: qui si trova il cosiddetto Checkpoint Qualitz, così chiamato dal nome di un agricoltore locale. Nel 1990, 219 giorni dopo l’apertura ufficiale dei confini tra Germania Est ed Ovest, il muro era ancora presente in questo distretto. Helmut Qualitz decise allora in autonomia, con il suo trattore, di abbattere il muro e ricongiungere fisicamente anche qui Germania Est ed Ovest.
In questa località il Mauerweg incrocia un altro noto percorso berlinese, il Barnimer Dörferweg: questo sentiero segue il Tegeler Fliess, un ruscello della zona, attraverso la campagna a Nord di Berlino fino alla sua immissione nello spettacolare lago Tegeler See.
Alcune centinaia di metri fuori dal Mauerweg, proprio sul Barnimer Dörferweg direzione Tegel, si trova il centro abitato di Alt (antica) Lübars, un villaggio che sembra sospeso nel tempo, con i suoi edifici con pareti a graticcio, tetti con le caratteristiche tegole lucenti ed un’atmosfera idilliaca. Secondo alcune fonti, essendo stato fondato nel 1230, potrebbe essere il villaggio agricolo più antico dell’area intorno a Berlino.
Il viaggiatore che desidera una piccola pausa per rifocillarsi o rilassarsi può percorrere la via principale - chiamata Alt-Lübars - incontrando la scuola del villaggio, un edificio del 1906 ancora utilizzato. Dopo pochi metri ecco apparire la chiesa in stile barocco, risalente al 1790 e costruita in sostituzione di un edificio a graticcio andato distrutto in un incendio. Poche decine di metri e si incontra la casa numero 5, un'antica casa di campagna del 1878 restaurata. La casa successiva, la numero 6, è famosa per aver ospitato in passato uno stravagante zoo di proprietà del medico del paese, Dr. Rathenow: l'aquila “Yank” fu a lungo la mascotte del paese.
In poche decine di metri percorsi su un selciato d’epoca il visitatore avrà visitato vestigia architettoniche di epoche differenti e sarà pronto per rifocillarsi nell’Alter Dorfkrug, un locale di cucina tipica attivo dal 1896 che al suo esterno ospita anche un bucolico spazio adibito a birreria.
Il viaggiatore attento non mancherà di notare un ben preciso stile che accomuna le case risalenti ai secoli scorsi: sono le cosiddette case a graticcio - Fachwerkhaus in tedesco - riconoscibili dalla facciata esterna, dove numerose travi colorate compongono elaborati disegni geometrici. Sebbene già Tacito nel suo “De origine et situ Germanorum” parlasse di case bianche decorate da linee colorate, oggi la maggior parte degli storici datano l’origine di questo stile al XIII secolo, a partire dal quale ebbe un'enorme diffusione in buona parte d'Europa.
Si tratta di case costruite partendo da una intelaiatura di travi intrecciate, lasciata a vista sulla facciata e riempita con materiale inerte non portante. L'edificio finito risulta assai solido ed economico da manutenere ma - proprio a causa della grande quantità di legname necessario alla sua costruzione - nei costi complessivi non è affatto trascurabile l’andamento variabile dei prezzi del legno.
Presenti in quasi tutti i Paesi dell'Europa centrale - con peculiarità e caratteristiche differenti - le case a graticcio raggiungono la loro massima diffusione in Germania dove lo stile francone - rispetto al bavarese e al sassone - è considerato tra i più elaborati. Travi molto ravvicinate creano figure ricche e complesse, veri e propri disegni sulla parete: sono frequenti le croci di sant’Andrea ma anche rombi, che talvolta indicano il numero di figli presenti in casa.
Bassorilievi in legno - sovente a tema religioso - possono completare gli abbellimenti domestici: quelli visibili ancor oggi sono solitamente grandi ed elaborati crocifissi oppure palchi di corna di cervo, ma in passato non era raro imbattersi in opere che rievocavano figure allegoriche o che ripercorrevano la vita dei santi.
Qui si incorcia il Barnimer Dörferweg, un percorso ciclopedonale di circa 35 km che attraversa le campagne a nord di Berlino seguendo il Tegeler Fließ, un torrente che percorre diverse zone agricole umide per poi sfociare nello splendido lago di Tegel.
La cittadina di Hohen Neuendorf, letteralmente “nuovo villaggio alto”, si trova al confine tra l’area metropolitana di Berlino e la regione del Brandeburgo. Originariamente piccolissimo insediamento agricolo, deve il suo sviluppo al passaggio della Ferrovia Nord che congiunge Berlino con Stralsund, sul Mar Baltico. Questo collegamento ha inizialmente portato alla nascita di servizi legati a trasporti e dogane, ed in un secondo momento ha reso Hohen Neuendorf un sobborgo dove risiede un gran numero di pendolari diretti a Berlino.
I danni relativamente limitati subiti nella Seconda Guerra Mondiale - dove solo quattro edifici furono distrutti durante l’ingresso in città dell’Armata Rossa - hanno permesso al centro storico di rimanere pressoché identico a com’era all’inizio del secolo scorso. È quindi possibile nella parte originaria del paese, che si trova a sud, incontrare ristoranti, case ed edifici pubblici ospitati in palazzi storici.
Prezzo: gratuito
Apertura: solo su prenotazione
Nella parte di Mauerweg a sud-est di Hohen Neuendorf si trova una Grenzturm (una torretta per il controllo del confine) perfettamente conservata. Delle 302 torri di confine che circondavano Berlino Ovest, oggi solo quattro sono ancora in piedi. Questa torre è stata completamente ristrutturata ed assegnata al dipartimento per la conservazione delle foreste (SDW). È accessibile gratuitamente - ma previa richiesta di una visita guidata - ed al suo interno contiene sia materiale sulla storia del muro che sulla natura della zona circostante.
Di fronte alla torre è anche presente - perfettamente conservata - una parte di “zona della morte”, ovvero il terreno che si trovava tra il confine vero e proprio e le fortificazioni della Repubblica Democratica Tedesca. Quest'area prevedeva una zona sabbiosa con trappole sonore, una trincea per impedire il passaggio a mezzi a motore e diverse sezioni di filo spinato.
Ad ovest di Hohen Neuendorf si trova l’Invalidensiedlung, un affascinante quartiere di cinquanta edifici in mattoni rossi, per un totale di 150 appartamenti, immersi nel verde di una ordinatissima radura circondata dal bosco. Attraversarli a piedi anche oggi dà un senso di pace irreale.
L’Invalidensiedlung (il villaggio degli invalidi) fu creato dal regime nazista intorno ad una preesistente Invalidenhaus, ovvero un edificio preposto alla cura degli invalidi militari. Nel 1937 una nuova e più grande Invalidenhaus fu creata nei pressi dell’Accademia Militare e di conseguenza nella zona dove si trovava l’edificio iniziarono i lavori, terminati nel 1938, per la costruzione di un intero quartiere destinato ad ospitare gli invalidi della Prima Guerra Mondiale. Il comando militare del distretto fu affidato a Oberst Wilhelm Staehle, coinvolto - anni dopo - nel fallito attentato ad Hitler del 1944.
Delle cinquanta case originarie, tutte tranne una sono sopravvissute senza danni alla Seconda Guerra Mondiale. L’unica casa danneggiata fu la casa 49, distrutta dai russi in quanto dal suo interno un invalido della Prima Guerra Mondiale - ancora convinto della possibilità dei tedeschi di prevalere nel 1945 - nelle concitate fasi conclusive della guerra continuava ostinatamente a sparare sui soldati e carri armati russi.
Zum Schusterjungen
location_on Danziger Straße, 9 — Berlin
Prezzo add_circleadd_circleradio_button_unchecked call +49304427654 jamboard_kiosk www.zumschusterjungen.com
Tipica trattoria tedesca, presenta tutti i piatti tradizionali a prezzi ragionevoli. Servizio cortese, birra locale di buona qualità, poca scelta vegetariana.
Konnopke's Imbiss
location_on Schönhauser Allee, 44b — Berlin
Prezzo add_circleradio_button_uncheckedradio_button_unchecked call +49304427765 jamboard_kiosk www.konnopke-imbiss.de
Una delle storiche bancarelle di Currywurst. Ottimo rapporto qualità prezzo, accettano pagamenti con carta, disponibile alternativa vegana.
Rüyam Gemüse Kebab 2
location_on Schönhauser Allee, 44A — Berlin
Prezzo add_circleradio_button_uncheckedradio_button_unchecked call +493041717017 jamboard_kiosk rueyam.de
Uno dei migliori gemüse kebab della città, abbondante e conveniente. Armarsi di pazienza, spesso si forma una discreta fila.
Tante Käthe
location_on Bernauer Straße, 63-64 — Berlin
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Kneipe (taverna) a tema sportivo. Famosa per i tornei di biliardino, birra della casa a prezzi economici ed atmosfera rilassata.
The Bird
location_on Am Falkplatz, 5 — Berlin
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Il miglior hamburger di Berlino, servito in un locale a tema USA.
Café Krone
location_on Oderberger Straße, 38 — Berlin
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In una via ricca di offerte gastronomiche, questo ristorante spicca per la sua colazione tedesca abbondante e deliziosa. Ottime le alternative vegane.
easyHotel Berlin Hackescher Markt
location_on Rosenthaler Straße, 69 — Berlin
Prezzo add_circleadd_circleradio_button_unchecked call +493040006550 jamboard_kiosk www.easyhotel.com
Non eccessivamente distante dal muro di Berlino, questo hotel rappresenta la soluzione migliore per soggiornare in città rispettando un budget limitato. Consigliato prenotare con largo anticipo.
Mirabelle
location_on Schulzestraße, 21 — Berlin
Prezzo add_circleadd_circleradio_button_unchecked call +493040049904 jamboard_kiosk www.cafe-mirabelle.com
Piatti tradizionali in chiave moderna, atmosfera accogliente, raccomandato per il brunch.
Netto Marken-Discount
location_on Provinzstraße, 77 — Berlin
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Restaurant Gartenküche
location_on Waldsteg, 65 — Berlin
Prezzo add_circleadd_circleadd_circle call +49309167852 jamboard_kiosk restaurant-gartenkueche.eatbu.com
Ristorante dalla cucina moderna a chilometro zero immerso nel parco.
NORMA
location_on Kopenhagener Straße, 77 — Berlin
Prezzo add_circleradio_button_uncheckedradio_button_unchecked jamboard_kiosk www.norma-online.de
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Pension Wesemann
location_on Hauptstraße, 179 — Berlin
Prezzo add_circleradio_button_uncheckedradio_button_unchecked call +49309121227 jamboard_kiosk www.pension-wesemann.de
Pensione a gestione familiare in una zona tranquillissima. Camere semplici e prezzi molto sotto la media, ma prenotazione minima di 2 notti.
Gasthof Alter Dorfkrug
location_on Alt-Lübars, 8 — Berlin
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Ristorante tipico in un villaggio fuori dal tempo, birreria all'aperto nei mesi caldi. La cucina presenta piatti della tradizione tedesca e francese, cavallo di battaglia è il coq au vin. Si raccomanda di telefonare prima della cena, a volte la cucina chiuda prima delle 20:00.
Landhaus Alt-Lübars
location_on Alt-Lübars, 1D — Berlin
Prezzo add_circleadd_circleradio_button_unchecked call +493049088205 jamboard_kiosk www.landhaus-alt-luebars.de
Cucina e birra bavaresi, ampia scelta vegetariana.
BIO COMPANY Oranienburger Chaussee
location_on Oranienburger Chaussee, 21 — Glienicke/Nordbahn
Prezzo add_circleadd_circleradio_button_unchecked call +4933056409431 jamboard_kiosk www.biocompany.de
Supermercato biologico.
Restaurant Adriatic
location_on Edelhofdamm, 10 — Berlin
Prezzo add_circleadd_circleradio_button_unchecked call +49304012108 jamboard_kiosk www.restaurant-adriatic.com
Cucina croata nel verde della cittadina di Frohnau: atmosfera accogliente e prezzi convenienti.
Märchenhaus
location_on Florastraße (Hohen Neuendorf), 13 — Hohen Neuendorf
Prezzo add_circleadd_circleradio_button_unchecked call +493303505005
Pensione con ristorante in edificio storico. Prezzi nella media, il limitato comfort delle camere è compensato dall'atmosfera suggestiva.
Netto Marken-Discount
location_on Berliner Straße, 60 — Hohen Neuendorf
Prezzo add_circleradio_button_uncheckedradio_button_unchecked jamboard_kiosk www.netto-online.de
Discount abbastanza fornito.
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