Potsdam, seppur così vicina ai confini meridionali di Berlino, rimane una città distinta e di grande importanza: capitale della regione del Brandeburgo, nel 1945 ospitò la conferenza con la quale la città di Berlino venne divisa in quattro zone d’influenza: francese, inglese, americana e russa. Sede di una rinomata e quotatissima università, Potsdam è soprattutto celebre per i suoi castelli e residenze, nominati patrimonio mondiale dell’UNESCO e visitabili con biglietti - individuali o cumulativi - che in molti casi includono anche un suggestivo trasporto via acqua da una località all’altra.
Il Mauerweg si affaccia sulla città di Potsdam all’altezza di un ponte di ferro costruito nel 1907, il Glienicker Brücke. Questo ponte assurse a fama mondiale durante la guerra fredda e venne soprannominato “Il ponte delle spie” per l’intensa attività di intelligence sovietica ed occidentale che si svolgeva nelle immediate vicinanze.
Il Glienicker Brücke fu uno dei luoghi dove Alleati e Sovietici si scambiarono i rispettivi prigionieri: spie del KGB e dei servizi segreti occidentali, ma anche militari e politici. Il luogo era ideale per concludere tali trattative, dato che l'intera zona era sotto il diretto controllo sovietico e non vi erano stazionate truppe della DDR. Il ponte delle spie, protagonista di un film omonimo di Steven Spielberg (2016), negli anni ha ispirato moltissima letteratura e cinematografia di guerra: iconica è la scena in cui uomini ammanettati procedono lentamente lungo un ponte, in direzione delle forze amiche.
Il più celebre palazzo di Potsdam - nonché la più frequentata attrazione turistica, meglio visitarla in mattinata e prenotare in anticipo il biglietto - è la residenza di Sanssouci e il suo sterminato parco circostante: maestoso edificio in stile rococò, nasce in realtà come piccola residenza estiva del grande elettore Federico Guglielmo II per poi ampliarsi negli anni, sino a giungere alle attuali dimensioni con la manifesta intenzione di emulare per sfarzo la reggia di Versailles.
L’elettore amava utilizzare Sanssouci, che in francese significa “senza preoccupazioni”, come locus amoenus dove ritirarsi nei momenti liberi e trovare nuove energie a contatto con la natura. Per la sua abitudine di passeggiare nei parchi del castello discutendo con ospiti e familiari, Federico Guglielmo II fu soprannominato “il filosofo di Sanssouci”. Alla sua morte diede disposizione di essere sepolto nel parco, accanto ai suoi amati cani: questo desiderio fu esaudito soltanto nel 1991.
A partire dal 1783 gli eredi continuarono l’opera di ampliamento del palazzo e delle strutture contenute nel parco: il complesso superò praticamente indenne anche i difficli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando furono danneggiati solo alcuni edifici minori. Durante gli anni della divisione il palazzo, situato in Germania Est, fu aperto al pubblico come attrazione culturale e turistica; nel 1990, subito dopo la riunificazione, arrivò dall’UNESCO la nomina a patrimonio dell’umanità, nomina in seguito estesa a tutti i castelli di Potsdam e dei comuni limitrofi.
Nonostante le origini semplici ed intime, castello e parco sono oggi noti per la loro grandiosità: il palazzo stupisce per le sue dimensioni, tanto che non esiste alcun punto da cui sia possibile vederlo nella sua interezza. Il parco è noto anche per i suoi stravaganti artefatti: è possibile camminare attraverso giardini terrazzati, serre e vigneti; Dampfmaschinenhaus - ovvero l'impianto di pompaggio dell'acqua per fontane e laghetti - fu costruito ad imitazione di una moschea turca e, curiosando qua e là, ci si può persino imbattere in un sontuoso padiglione cinese.
Chi entra a Potsdam da Berlino attraversa Berliner Vorstadt, "la città anteriore berlinese", un tranquillo quartiere sulle rive dell’Heiliger See. II parco sulla sponda di questo lago era in origine parte integrante del parco di Sanssouci: oggi alcune zone residenziali lo separano dalla città di Potsdam e al suo interno si può ammirare il famoso palazzo Cecilienhof, costruito tra il 1914 e il 1917 in stile Tudor. Dopo la caduta dell’impero nel 1918 questo castello fu la residenza in cui si stabilì Guglielmo di Prussia - figlio del deposto Kaiser Guglielmo II - fino al 1945, anno in cui la famiglia degli Hohenzollern fuggì a seguito dell’arrivo dell’Armata Rossa. Nel luglio dello stesso anno le 176 stanze di Cecilienhof ospitarono la “Conferenza di Potsdam” - in cui le truppe Alleate concordarono il destino della Germania sconfitta - e fu proprio durante quei giorni che Truman, neopresidente degli Stati Uniti, diede l'ordine di sganciare la bomba atomica su Hiroshima.
Uno degli accessi al centro cittadino di Potsdam attraversa la Nauener Tor, "la porta di Nauen", una porta in stile neogotico perfettamente conservata che un tempo consentiva ai mercanti di accedere alla zona commerciale della città. Procedendo verso sud si può visitare l’antico municipio, situato nella vecchia piazza del mercato, che oggi è un frequentato centro di musica e d'arte su cui svetta una scenografica statua dorata di Atlante. Nei pressi del centro cittadino, l’accesso allo sterminato parco di Sanssouci è preceduto dal passaggio attraverso una riproduzione della Porta di Brandeburgo, costruita parallelamente alla più famosa porta berlinese.
All’estremità occidentale del parco di Sanssouci si trova Neue Palais, "il Palazzo Nuovo": si tratta del più grande palazzo barocco di epoca prussiana e fu costruito per celebrare la vittoria militare nella Guerra dei Sette Anni. Utilizzato come museo, quando la famiglia imperiale lasciò la Germania per sfuggire all’Armata Rossa fu svuotato di tutti i suoi interni. Negli anni '70 il governo olandese ritrovò arredi e porcellane - custoditi nella residenza degli Hohenzollern presso Huis Doorn - e li donò affinché fossero ricollocati nella loro originaria posizione. Il parco ospita anche l’Orangerie, un castello in stile rinascimentale italiano ispirato agli Uffizi di Firenze: la sua facciata è lunga 330 metri e al suo interno si trova un salone dove sono esposte numerose copie dei quadri di Raffaello Sanzio.
Ideale per una gita fuori porta, allontanandosi verso sud-ovest il paesaggio diventa sempre più verde, fino a lasciare la città e giungere a Templiner See, lago molto frequentato per la pratica degli sport d’acqua.
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