Keith Haring e il muro di Berlino

APPROFONDIMENTI

L’East Side Gallery non è stata la prima occasione in cui si è pensato di utilizzare il muro a scopi artistici: il 23 ottobre 1986 l’artista statunitense Keith Haring si recò a Berlino per decorare circa trecento metri di muro su commissione del Mauermuseum della BRD. Il muro si trovava fisicamente all'interno della DDR, quindi al noto writer fu concesso di realizzare la sua opera solo sulla parete occidentale, e solo dopo che alle guardie di frontiera fu garantito che l’opera non avrebbe diffamato il loro paese.

Haring dipinse il muro completamente di giallo e disegnò, nel suo caratteristico stile, una catena di omini stilizzati rossi e neri, come i colori delle due bandiere tedesche. Quest'opera intendeva sottolineare l’importanza di riunire il popolo tedesco e fu profetica dato che - solo tre anni dopo - una vera catena umana di centinaia di migliaia di persone festeggiò l’abbattimento del muro abbracciandosi per le vie della città.

L’opera ebbe vita molto breve: poche ore dopo la sua realizzazione era già stata ricoperta di graffiti e pochi giorni dopo era oramai completamente vandalizzata ed irriconoscibile. Ad oggi, l’unica cosa che resta di questo murale sono le fotografie scattate all’artista nel corso della sua preparazione e al momento della sua inaugurazione.

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