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Perché partire: riflessioni dell’autore bookmark

Ci sono principalmente tre motivi per cui - una volta messo piede sul Mauerweg - non sono più riuscito a distaccarmene.

Il primo, di carattere più generale, è certamente la quantità di storia che si respira. Da italiani siamo abituati ad avere la storia ovunque intorno a noi, a vivere tra vestigia millenarie che il mondo ci invidia, separate da recinti per proteggerle e preservarle. Questo non succede sul Mauerweg. Qui la Storia con la lettera maiuscola è fatta dalle storie di persone e di famiglie. È una sensazione inebriante sapere che anche noi, anche oggi, continuiamo ad essere parte di un qualcosa di più grande. E che la storia debba essere vissuta e condivisa, non solo protetta!

E proprio questo senso di comunanza è il secondo motivo che mi lega al Mauerweg: il Muro ha da sempre unito (pur fisicamente dividendole) persone diverse per origine, interesse ed ideali. Ancora oggi molteplici sono le associazioni che vivono intorno al muro, moltissime le persone che ogni domenica ne percorrono un pezzettino. Brulica sempre di vita, non è mai vuoto, così come non è mai solo turismo.

L’ultimo motivo è un motivo personale: questo percorso di 160 chilometri così vicino a me è un'esperienza totalizzante. Natura cultura e sport, tre delle cose per me più importanti, si uniscono insieme, fino al punto da essere indistinguibili.

Questa guida è il frutto di circa un anno e mezzo di esplorazioni e ricerche, specialmente tra le ricchissime fonti costituite dalle diverse associazioni che operano lungo il percorso per mantenere viva la memoria del recente passato.

Patrizio Pecunia, l'autore

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