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Prepararsi al cammino: consigli pratici bookmark

Questa sezione è dedicata a chi non ha mai percorso un cammino a piedi: i viaggiatori esperti possono tralasciare questo approfondimento oppure inviarci qualche consiglio per migliorare questo capitolo della guida.

Considerazioni generali

Contrariamente a quanto si possa pensare, camminare non è affatto una condizione naturale. Una faticosa escursione domenicale in montagna - seguita ovviamente da un paio di giornate di riposo - non è, purtroppo, un buon metro di paragone. Camminare ininterrottamente per giorni comporta disagi a cui non siamo più abituati: i tendini si infiammano, si prova dolore ad articolazioni e ossa – spalle, piedi e ginocchia - e si zoppica a causa delle vesciche.

Un primo consiglio – il più importante ma allo stesso tempo il più disatteso – è questo: ascolta il tuo corpo. Soprattutto i primi tre giorni, quando dovrai abituarti a questo nuovo stile di vita. E quindi se un giorno non te la senti più di camminare, allora non farlo. Se hai appetito fuori orario mangia qualcosa. Se sbadigli di primo pomeriggio sonnecchia un'oretta.

E poi: evita di pianificare rigidamente le tappe e non prenotare in anticipo tutti gli alloggi lungo il tragitto. Prenota le prime due notti per sicurezza e poi - di giorno in giorno, nel pomeriggio - cerca su internet una stanza per la notte. Sul cammino i cambi di programma sono la regola, non l'eccezione: evita di spingerti oltre i tuoi limiti solo per raggiungere a tutti i costi una stanza prenotata mesi prima dal comodo divano di casa.

Infine mantieni il bagaglio leggero, anzi leggerissimo. Seleziona con cura lo stretto indispensabile per camminare, lavarti e dormire: farai questo per giorni. Leggenda vuole che lo zaino debba pesare il 10% del nostro peso corporeo: sembra una regola un po' ingenua, e in effetti lo è. Forse è meglio provare a fare una breve passeggiata caricando tutto l'equipaggiamento: se lo zaino ti sembra troppo leggero, allora va bene così.

L'equipaggiamento

Lo zaino e le scarpe sono le attrezzature su cui conviene investire un po' di denaro. Lo zaino deve avere una capienza di 35-45 litri e deve assolutamente essere munito della cintura imbottita con cui legarlo alla vita. Quando cammini stringi bene la cintura: il peso dello zaino deve scaricarsi sul bacino e non sulle spalle. Indossa lo zaino e poi prova ad accucciarti leggermente sulle gambe: se le spalline si sollevano di un paio di centimetri dalle tue spalle lo zaino è indossato bene. Tasche elastiche laterali e una copertura antipioggia sono comodi optional che un buono zaino dovrebbe avere.

La scarpa deve essere progettata per il trekking, ben areata, con suola scanalata e antiscivolo. Inutile, se non addirittura dannoso, lo scarpone da montagna: al suo interno il piede rischia di surriscaldarsi e di indolenzirsi. Ricordati di non partire per il cammino con scarpe nuove: prima di iniziare il viaggio indossale per almeno un mese. Ogni sera prima di coricarti togli le suolette dalle scarpe e appoggiale in piedi contro un muro: durante la notte avranno il tempo di prendere un po' di aria e di asciugarsi da residui di sudore.

Indispensabili le ciabatte, da utilizzare in doccia e comode per riposare i piedi durante le pause della giornata. Vanno bene le infradito ma sono preferibili sandali da passeggio in gomma, ad esempio birkenstock o teva: tralasciando bonariamente la questione estetica, se indossati con le calze possono anche essere utilizzati per camminare nei giorni più caldi e per cambiare ogni tanto la posizione del piede.

Abbigliamento: porta con te 3-4 mutande (per le ragazze anche un paio di reggiseni sportivi), 3-4 calze da trekking antivesciche (puoi aggiungere un paio di calzettoni di lana per la sera), 2 pantaloncini (oppure un pantaloncino e un pantalone lungo), 3 magliette tecniche da trekking, una maglia termica a maniche lunghe, un maglione o pile invernale (sì, può far freddo anche ad agosto), un cappello per proteggerti dal sole (da bagnare spesso nelle giornate più calde). Chiudono la lista una giacca antipioggia – o ancora meglio un poncho impermeabile che copra anche lo zaino – e un asciugamano tecnico in microfibra.

Separa in due sacchetti di plastica gli abiti puliti da quelli sporchi e cerca di lavare quotidianamente gli abiti sporchi: se al mattino dovessero rimanere umidi puoi appenderli allo zaino utilizzando delle spille da balia, si asciugheranno al sole nel corso della giornata.

Igiene personale: in una bustina impermeabile custodisci flaconcini con shampoo, docciaschiuma e detersivo per indumenti: potrai ricaricarli in un bar o in un hotel lungo il cammino. Spazzolino, dentificio da viaggio e un pettine completano la lista.

Primo soccorso e cura di sé: porta una crema solare, qualche cerotto e – in piccole dosi – qualche farmaco da banco tra cui un antinfiammatorio, delle aspirine e una ricarica di magnesio-potassio. Porta anche un nastro kinesiologico (quella specie di grossa fascia blu adesiva): in caso di forte dolore al ginocchio avvolgilo stretto attorno all'articolazione e avrai un giorno di autonomia, poi sarebbe meglio fermarti e riposare un paio di giorni per sfiammare. Potrebbe tornare utile qualche cerotto antivescica, anche se il rimedio migliore per le vesciche – per quanto rudimentale – rimane questo: scalda un ago con l'accendino e poi buca la vescica da parte a parte lasciando dentro un filo di cotone. Il filo drenerà il liquido in eccesso - impedendo alla vescica di cicatrizzarsi e gonfiarsi - e in un paio di giorni il problema sarà risolto.

Ultimi banali accorgimenti: non dimenticare – ovviamente – portafoglio, documenti, bancomat, del denaro contante, telefono e caricabatteria. Un pacchetto di fazzoletti o di salviettine umidificate torneranno probabilmente utili. Se non viaggi in aereo potresti anche portare con te forbicine, coltellino svizzero, un rasoio, eventualmente un tagliaunghie. In una busta impermeabile conserva guida turistica, taccuino e penna per gli appunti di viaggio. Un grosso sacco di plastica – quelli neri, per intenderci – non pesa quasi niente e potrebbe tornare utile per eventuali imprevisti. In ultimo la borraccia, se possibile in alluminio, infrangibile.

Equipaggiamento: qualcosa in più, senza esagerare

Se le tue ginocchia sono deboli non farti scrupoli a portare una fascia elastica contenitiva e delle bacchette da trekking. La tenda è da evitare – il peso è eccessivo – tranne per cammini in terre selvagge che esulano dalle intenzioni di Guide Itinera. Il sacco a pelo è invece argomento di discussione: se è prevista la sosta esclusivamente in alberghi o B&B risulta un peso superfluo. Se invece pensi di dormire in qualche alloggio particolarmente spartano portalo con te, ma evita il sacco-lenzuolo: se proprio devi accollartelo, scegli almeno un sacco a pelo che mantenga il comfort anche a basse temperature. Potresti portare una torcia LED se non hai la torcia nel telefono. Se ci tieni porta un libro, ma breve, e preparati a regalarlo. Spago, elastici, un repellente per insetti, un powerbank, un paio di moschettoni, tappi per le orecchie, occhiali da sole, un paio di posate da campeggio e una tazza di latta possono sempre tornare utili.

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